Quando i bimbi iniziano a frequentare la scuola, ogni genitore si trova a dover affrontare un nuovo, piccolo nemico: il pidocchio!

La pediculosi è un’infestazione da parte dei pidocchi, piccoli insetti grigio-biancastri che parassitano il cuoio capelluto e il corpo umano, alimentandosi di sangue.
In base alla forma e alla parte del corpo nella quale si insediano si distinguono tre tipi di pidocchi: quelli del capo, del corpo e del pube.

La pediculosi del capo interessa soprattutto i bambini in età dai 3 anni in su ed è estremamente frequente nelle comunità infantili, soprattutto nelle scuole dove colpisce dal 5 al 22% dei bambini, indipendentemente dallo stato sociale e dalla cura dell’igiene.

Che cos’è, nello specifico, il pidocchio del capo?

Il pidocchio adulto, visibile ad occhio nudo, è lungo 1-3 millimetri, di colore grigio. Il pidocchio compie il suo ciclo vitale sulla testa della persona parassitata in 1-2 mesi.
La femmina produce 5-10 uova al giorno per un totale di circa 300 uova, le lendini, che sono deposte strettamente attaccate ai capelli circa a 1 cm dal cuoio capelluto perché la temperatura prossima ai 37° è ottimale per la maturazione.
Dalle lendini dopo 7-10 giorni nasce il giovane insetto che inizia a nutrirsi del sangue dell’ospite e matura in una settimana divenendo in grado di deporre nuove uova.
Il pidocchio lontano dall’ospite muore in 1-2 giorni.

Perchè avviene il contagio?

Il passaggio del pidocchio avviene per contatto diretto testa-testa o per scambio di pettini, cappelli, sciarpe, cuscini, ma bisogna sempre ricordare che l‘avvenuto contagio non è di fatto indice di cattiva igiene.

Come capiamo l’avvenuto contagio?

I pidocchi si localizzano particolarmente nella zona della nuca, dietro le orecchie.
Il sintomo caratteristico è il prurito, reazione all’enzima della saliva del pidocchio, e impiega giorni o settimane per estrinsecarsi per cui quando si manifesta l’infestazione è già vecchia.
E’ per questo consigliato come prima prevenzione il controllo del capo soprattutto nelle aree a rischio (nuca e dietro le orecchie).

Come possiamo affrontare il problema?

Fortunatamente la natura può venire in nostro aiuto! Esistono infatti componenti naturali che, se associati correttamente, rappresentano la soluzione alle infestazioni da pidocchi. Inoltre, se usati alle opportune concentrazioni, possono anche funzionare con un obiettivo preventivo!

“Alleati” naturali contro i pidocchi del capo

Olio di NEEM

E’ considerato un potenziale alleato nella lotta contro i pidocchi. A scoraggiare l’insediarsi dei parassiti sulla cute e tra i capelli sarebbe prima di tutto il suo odore, spesso poco tollerato anche da parte delle persone.

Alcune gocce di olio di Neem potranno essere passate sul cuoio capelluto e tra i capelli dei bambini prima di andare a scuola. Il punto di applicazione su cui insistere maggiormente è costituito dall’attaccatura dei capelli. L’olio di Neem possiede inoltre altre numerose proprietà curative, che potrete sfruttare nel caso non consumiate l’intero prodotto nell’eventualità di dover prevenire i pidocchi.

 

Olii essenziali

In fase di prevenzione, se ad esempio la scuola frequentata dai vostri figli è interessata da un allarme pidocchi, è considerato utile aggiungere allo shampoo abituale alcune gocce di olio essenziale di eucalipto, che per via del suo profumo e delle sue proprietà è considerato in grado di tenere lontano i parassiti. Altro prodotto adatto a scongiurare l’arrivo dei pidocchi è olio tea tree. Gli oli essenziali sarebbero inoltre in grado di provocare nei pidocchi delle vere e proprie crisi respiratorie. Potrebbero dunque rivelarsi utili da utilizzare anche nella fase della loro eliminazione diluendone alcune gocce in olio di Neem.

 

In alternativa, nel caso delle bambine, un mix di olio essenziale di rosmarino, lavanda e chiodi di garofano può essere applicato su di una fascia per capelli da indossare durante le ore scolastiche.

 

Aceto


Ancora in fase di prevenzione, è possibile rafforzare l’azione dello shampoo addizionato con oli essenziali eseguendo dopo ogni lavaggio un risciacquo con aceto bianco o aceto di mele. Mezzo bicchiere d’aceto potrà essere diluito in una caraffa contenente un litro d’acqua. I pidocchi non amano l’ odore dell’aceto, ma resta il fatto che esso scompare rapidamente. Il risciacquo all’ aceto può rappresentare comunque un aiuto in più da non sottovalutare. L’ aceto veniva utilizzato anche come rimedio tradizionale per facilitare la rimozione delle uova.

 

 

Prodotti biologici

 

Esistono in commercio prodotti certificati come biologici e a base di ingredienti completamente naturali volti a prevenire l’insediarsi dei pidocchi ed a trattare la situazione senza irritare la pelle dei più piccoli. Essi possono comprendere shampoo attivi, oli per capelli, lozioni e trattamenti completi comprensivi di pettini adatti all’ eliminazione delle lendini.

 

 

Da non dimenticare!

Dopo l’ applicazione di un trattamento anti-pidocchi naturale, nel caso siano già presenti le uova, sarà necessario agire pettinando la chioma con un pettine a denti molto stretti, preferibilmente in metallo. I pidocchi possono essere molto piccoli ed è dunque consigliabile l’ impiego di una lente d’ ingrandimento per individuare la loro presenza. Si consiglia solitamente di immergere il pettine nell’aceto o nell’olio d’oliva per facilitare l’operazione di rimozione di uova e parassiti, così come l’impiego di guanti. Gli indumenti indossati e gli eventuali asciugamani utilizzati durante le operazioni di rimozione dei pidocchi dovranno essere lavati a 60 gradi per avere la certezza di eliminare da essi i parassiti.