Che cosa significa “allergia” per l’organismo?

Tenendo sempre a mente che “intolleranze” e “allergiesono manifestazioni ben distinte e con cause ed effetti differenti, l’allergia si può considerare un corto circuito del sistema immunitario, un’eccessiva reazione a sostanze abitualmente determinata da particolari anticorpi.

 

A causa di una predisposizione genetica i globuli bianchi del sistema immunitario, (leucociti) che pattugliano l’organismo per difenderlo da possibili invasioni da parte di sostanze e microrganismi dannosi, scambiano per molto pericolose alcune sostanze normalmente innocue.

Alcuni globuli bianchi producono una grande quantità di particolari anticorpi (IgE) che a loro volta portano al rilascio di sostanze, quali ad es. l’istamina, che scatenano la reazione allergica.

A cosa sono dovute le allergie?

Le malattie allergiche e, nel caso specifico quelle stagionali, rappresentano un fastidioso disturbo, che colpisce un numero sempre crescente di adulti e bambini. Alcuni globuli bianchi producono una grande quantità di particolari anticorpi (IgE) che a loro volta portano al rilascio di sostanze, quali ad es. l’istamina, che scatenano la reazione allergica.
L’incremento sistematico delle allergie è certamente dovuto anche all’inquinamento atmosferico: le riniti allergiche affliggono il 13% di coloro che vivono in città, contro solo il 3% di coloro che vivono in campagna; circa il 42% dei bambini sotto i cinque anni, che abitano nelle maggiori città italiane, ha sintomi asmatici.

La prima causa delle allergie stagionali sono i pollini, tra questi, la parietaria e le graminacee sono senza dubbio i principali responsabili dei fastidiosi sintomi: il perdurare del loro fiorire da agosto a ottobre fa sì che in molti si scatenino pesanti reazioni anche in una stagione “insospettabile”, cioè in piena estate.

Quali sono le tipologie di allergie?

La rinite allergica corrisponde ad un’infiammazione della mucosa nasale e si traduce in una sensazione di naso ostruito, che cola o che prude, di prurito del palato e di starnuti ripetuti. Può inoltre venire associata ad una irritazione oculare (rinocongiuntivite allergica).

L’asma allergica, invece, è caratterizzata da un disturbo respiratorio intenso, caratterizzato da tosse e respiro affannoso (acutizzato nelle ore notturne).

L’orticaria allergica si manifesta velocemente dopo l’ingestione o l’assunzione di una sostanza (farmaco, alimento, etc.). Si manifesta mediante un insieme di piccole papule rosse o di placche in rilievo sulla pelle, accompagnate da prurito intenso che a volte interessa l’intero corpo.

L’edema di Quincke, infine, è una forma particolare d’orticaria, che si estende in profondità verso i tessuti sottocutanei, e anche verso le mucose. Se in forma severa, può raggiungere le vie aerodigestive superiori (gola e laringe) e dare luogo a crisi di soffocamento, con caduta della pressione arteriosa e perdita di conoscenza (Shock anafilattico).

Fra i test diagnostici più comunemente utilizzati per l’individuazione dell’allergene scatenante, vanno ricordati i test cutanei (prick test), il prist (dosaggio delle immunoglobuline E totali) e il rast (dosaggio delle immunoglobuline specifiche per un preciso allergene).

Quali sono le terapie preventive e le cure possibili, sia farmacologiche sia naturali?

E’ buona norma eliminare l’esposizione all’allergene, evitando i cibi o i farmaci a cui si è allergici, se ciò non è possibile, come nel caso dell’allergia agli acari della polvere, bisogna prevenirne il contatto, per esempio arieggiando la camera da letto, utilizzando cuscini e materassi antiacaro, esponendo al sole (potente acaricida) peluches, coperte, tappeti.
E’ importante ricordare che le allergie a pollini, acari, e sostanze inalanti predispongono ad intolleranze alimentari crociate.
A questa si aggiungono le terapie desensibilizzanti e quelle sintomatiche, basate sull’uso di cortisone e/o di antistaminici. Gli esperti internazionali affermano che i farmaci esercitano un controllo nell’asma e nella rinite se impiegati correttamente, tuttavia queste terapie non trattano la causa dell’allergia, in altre parole non sono in grado di guarirla.

Quali sono le principali classi di farmaci utilizzati nell’allergia?

Antistaminici anti H1, si oppongono agli effetti dell’istamina

Corticosteroidi, attualmente gli antinfiammatori più potenti

Immunoterapia specifica, comunemente desensibilizzazione, costituisce oggi l’unico trattamento che permette di guarire la malattia allergica.

Proprio i limiti delle terapie farmacologiche e della terapia desensibilizzante giustificano e impongono al medico e ai pazienti la ricerca di mezzi di cura più idonei, sia nel caso delle semplici manifestazioni acute, sia al fine di prevenirne il ripetersi, senza dover necessariamente imporre al paziente spiacevoli rinunce alle proprie abitudini di vita.

Senza dubbio il campo della prevenzione è quello in cui l’omeopatia e la fitoterapia può fornire ai pazienti allergici i servigi migliori, senza farli incorrere nei possibili effetti collaterali dei cortisonici e degli antistaminici, e senza richiedere loro periodi di adesione alla cura così prolungati come nel caso delle terapie di desensibilizzazione.