La parola “alicamento” nasce dalla fusione dei termini “alimento” e “medicamento” e nel suo significato intrinseco ci indica che è possibile utilizzare il cibo come prevenzione e cura.

Negli ultimi decenni le abitudini alimentari sono profondamente cambiate.

Come sono cambiate negli ultimi decenni le abitudini alimentari delle persone?

Profondamente. Lo sviluppo dell’economia, i contatti con altre culture, i grandi mutamenti sociali, la diffusione della pubblicità hanno spostato l’attenzione dei consumatori, verso quei generi alimentari un tempo considerati pregiati.

La possibilità di nutrirsi con una maggiore varietà e abbondanza di cibi ha portato benefici ed alla scomparsa pressoché totale delle cosiddette carenze nutrizionali.

La tendenza a mangiare più del necessario ha portato però ad essere più esposti ad altri gravi rischi quali, ad esempio, l’infarto del miocardio, una maggiore incidenza di obesità, l’ipertensione, l’arteriosclerosi, il diabete e altre patologie.

Ed ecco perchè il recupero di un adeguato comportamento alimentare si è reso indispensabile per diminuire i rischi per la nostra salute.

Da cosa è rappresentato un comportamento alimentare corretto?

Per rifornire l’organismo di energia, senza sovraccaricare l’apparato digerente, devono essere distribuiti gli alimenti nell’arco della giornata tra colazione, pranzo, merenda (meglio se due) e cena.

L’uomo deve necessariamente mangiare perché il cibo assicura al proprio organismo ciò che gli serve per vivere: energia e materia.

L’unica energia che il nostro organismo è in grado di utilizzare è quella chimica contenuta negli alimenti conosciuti come grassi, proteine e carboidrati.

Perchè il cibo può essere ritenuto come una “medicina”?

Considerare il cibo una medicina fa parte della cultura e della pratica millenaria dell’umanità.

Sotto tutte le latitudini, ci sono ancora popoli, come quelli orientali, che introducono costantemente particolari diete nei loro protocolli terapeutici.

Esiste un altro neologismo che si riferisce però allo studio degli alimenti che hanno funzioni benefiche sulla salute umana: è la NUTRACEUTICA, l’unione tra “nutrizione” e “farmaceutica”.

In cosa consiste la “nutraceutica”?

Gli alimenti nutraceutici vengono comunemente chiamati ALICAMENTI, cioè alimenti salutari che associano a componenti attivi naturali, selezionati per qualità quali l’alta digeribilità e l’ipoallergenicità, le proprietà curative di principi attivi naturali di comprovata efficacia terapeutica.

Gli alicamenti sono alimenti freschi o trasformati, naturalmente ricchi di molecole con proprietà benefiche e protettive per l’organismo, importanti nella pratica nutrizionale perché se inseriti in un regime alimentare equilibrato, svolgono un’azione preventiva sulla salute.

Alcuni esempi di alicamenti sono le verdure, la frutta (agrumi, Acai, Acerola, Cupuaçu, Pitaya), le bacche (Goji, Alchechengio, Cranberry), i semi (Sesamo, Canapa, Girasole, Zucca), la curcuma, la soja, il tè verde e molti altri.

Anche lo yogurt, grazie al suo contenuto in probiotici (microrganismi vivi), è considerato un alimento funzionale grazie al suo benefico impatto sul tratto intestinale.

Quali sono le proprietà delle bacche?

Le bacche, come prodotto finale della pianta, rappresentano un concentrato vitale delle caratteristiche della pianta stessa e del terreno su cui è cresciuta.

E’ per questo motivo che quando inseriamo un alicamento nella nostra dieta a scopo preventivo e/o curativo si deve analizzare accuratamente la provenienza, la raccolta e la conservazione affinché le proprietà organiche rimangano inalterate dalla raccolta all’assunzione.

Una particolare attenzione va posta sulle bacche di Goji, oggi a più larga diffusione e reperibilità sul mercato: essendo tra i più forti antiossidanti naturali necessita di particolari accorgimenti.

Le bacche di Goji a mio giudizio migliori sono quelle “Xing Dal” in quanto provengono dalla Mongolia interna e coltivate su un terreno situato a 1500 metri d’altitudine estremamente ricco di minerali, dove vengono raccolte ed essiccate al sole mantenendo in tal modo inalterate le loro caratteristiche antiossidanti, minerali e vitaminiche.

Sono fonte di vitamina C, vitamina E, Rame, Ferro, Fosforo, Manganese, Magnesio, Potassio, Zinco e Cromo, Betacarotene, Germanio e Omega 3 e 6.

Altre due bacche “fondamentali” in una nutrizione coadiuvata da alicamenti sono l’Alchechengio e il Cranberry.

L’Alchechengio sono bacche provenienti dalla Colombia, ricche in Ferro, Fosforo, Fibre ed hanno proprietà drenanti e depurative e sono utili nella prevenzione degli stati di raffreddamento, reflusso biliare, febbre, tosse mal di gola, gotta, acidosi metabolica.

Il Cranberry sono bacche di origine canadese fonte di Ferro, Fibre e Sodio, utili nella prevenzione delle cistiti recidivanti, gastriti, infezioni virali e ipercolesterolemia.

I benefici “storici” degli acalimenti

Gli Alicamenti sono sinonimi di alimenti puliti e concentrati che, se inseriti nell’alimentazione di tutti i giorni, anche in divertenti e colorate ricette, sono in grado di attivare nell’organismo la capacita’ di assorbire, trasformare ed utilizzare sostanze utili alla prevenzione e talvolta cura di molte patologie.

Gli Indiani, Egiziani, Cinesi e Sumeri sono solo alcune civiltà che hanno fornito la prova che suggerisce che gli alimenti possono essere efficacemente usati come medicine per curare e prevenire.

Ippocrate, considerato il padre della medicina occidentale sentenziava: “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e che la vostra medicina sia il cibo” .